The Midnight Club, la nuova serie dal creatore di Hill House e Midnight Mass

The Midnight Club, la nuova serie di Mike Flanagan sbarcata su Netflix il 07 ottobre 2022. E’ un teen horror che esplora il tema più grande e spaventoso di tutti, la morte.

Ilonka è una teenager promettente, a scuola è la migliore e una delle università più prestigiose l’ha accettata. Il padre adottivo è fiero ed entusiasto di lei. Un tumore alla tiroide però distrugge tutti i suoi sogni e la sua vita, è incurabile.

Non le resta che scegliere se lottare fino all’ultimo per un po’ di tempo in più oppure lasciarsi andare e andare in un ospizio riservato a ragazzi a cui è toccato il suo medesimo destino.

Lei sceglie di trasferirsi a Brightcliffe, villa immersa nel cuore della foresta sul cucuzzolo di una collina. E’ un maniero austero, pieno di passaggi segreti e stanze nascoste dove in passato si sono consumati riti di un culto arcaico e arcano.

Ilonka ha voluto subito trasferirsi qui perchè ha saputo che una paziente, una giovane donna con il suo stesso tumore, è miracolosamente guarita.

Qui entra in contatto con 8 giovani pazienti malati terminali come lei, che ad ogni mezzanotte si riuniscono in biblioteca davanti al camino a raccontarsi storie inquietanti e trovare segni soprannaturali dall’aldilà. Decidono così di fare un patto: il primo a morire dovrà dare al gruppo la prova della sua esistenza.

Nei boschi circostanti si aggira una ragazza di nome Shasta proprietaria di un impresa che produce cure alternative basate sulle piante che lei ritiene miracolose. Una tipa molto misteriosa che verso il finale di stagione si scoprirà di più su di lei.

Ma vediamo meglio chi sono gli ospiti della villa: Kevin, il ragazzo atleta bello dolce e popolare del liceo, la devota cristiana Sandra, il ragazzo gay malato di Aids Spencer, la privilegiata ma abbandonata Cheri, la depressa Natsuki e il suo interesse amoroso Amesh. E poi ce Anya, la dura del gruppo, quella che combatte col cinismo la paura che la divora e quella che protegge tutti gli altri.

Il mio personaggio preferito è senza dubbio Anya, è stata davvero incredibile. Uno dei più commoventi, forti e divertenti. La sua fragilità si poteva toccare con mano. Il personaggio che ho preferito di meno è Ilonka, episodio dopo episodio la non sopportazione per il suo personaggio si faceva sempre più grossa. Molto ingenua e a tratti anche molto egoista nei confronti del gruppo che tanto dice di amare. Ma nel penultimo episodio ho iniziato a pensare in modo differente…forse la sua ingenuità è invece da interpretare come una disperata ricerca di una soluzione. Forse anche io farei così. Pur di non accettare il finale che invece mi hanno designato, anche io sarei così bisognosa di credere in qualcosa, qualsiasi cosa anche se si vede lontano un miglio che è una c*****a.

In realtà ogni personaggio ha una sua caratteristica, ognuno a modo suo è stato fondamentale e bello. Hanno una fragilità questi ragazzi davvero commovente, mi sono sentita parte del club di mezzanotte, sono entrata nelle loro storie che in realtà non erano solo storie inventate ma c’era una parte di loro in ognuna. Bellissimo.

Ci si aspettava una serie horror paurosa, ma poco importa quando invece questa serie ci ha mostrato molto altro, qualcosa che sinceramente non mi aspettavo di vedere ma che sono stata davvero contenta. E’ devastante starsene seduti sul divano e vedere una manciata di ragazzini affrontare la malattia e la morte, consapevoli che verranno decimati, covando il sogno impossibile della guarigione, sprofondando nella rassegnazione, lottando con le unghie e con i denti per un giorno in più.

Ci sarà una seconda stagione?

Ancora è troppo presto per dirlo però la possibilità c’è. Mike Flanagan dice: “questa è la prima volta che progettiamo qualcosa che possa continuare, ed è strano. È un’atmosfera completamente nuova perché vuoi che la stagione si concluda e sia soddisfacente, ma devi lasciare alcune cose aperte in modo che le persone possano voler tornare, quindi la trattativa è complicata. E, sai, di solito, abbiamo finito con uno spettacolo [e] possiamo parlarne. È nel passato. Con questo, non abbiamo idea se tornerà o se faremo di più, quindi è tutto molto ricco di suspense per noi. Possiamo sperimentare la tensione per un cambiamento. È divertente.”

Io sinceramente lo spero perchè sono rimaste aperte molte questioni anche se mi farebbe molto male vedere un altro del gruppo andarsene.