Le GIRLS di New York

Girls è una serie televisiva statunitense prodotta da HBO dal 15 aprile 2012 al 16 aprile 2017 per sei stagioni. Io l’ho guardata nella piattaforma Now Tv, l’avevo iniziata anni fa ed ero arrivata alla terza stagione. Poi non erano più uscite le stagioni seguenti e non capivo dato che erano già state prodotte. Poi quest’anno quando ho rifatto l’abbonamento a Now Tv per seguire XFactor 2020 ho notato con sorpresa che avevano inserito la quarta, quinta e sesta stagione di questa serie tv e l’ho letteralmente divorata in quanto ogni episodio dura dai 25-30 minuti.

La serie è creata, interpretata e prodotta da Lena Dunham. La prima stagione è stata premiata con il Golden Globe per la miglior serie commedia o musicale.

Di cosa parla?

La serie segue le vicende di quattro amiche che stanno cercando di costruirsi una vita dopo essersi trasferite a New York. Hannah, il personaggio principale, è un’aspirante scrittrice quasi vent’enne costretta a mettere in discussione le sue aspirazione dopo che i genitori decidono di tagliarle i fondi per il suo mantenimento. Hannah è accompagnata dalle sue migliori amiche Marnie, Jessa e Shoshanna.

Hannah Horvath (Lena Dunham)

Hannah è quel tipo di persona che di fronte a due strade, una giusta (ragionevole) e una sbagliata, sceglie la terza quella insensata. Che spesso comincia con un gradino, che lei non vede e nel quale inciampa, finendo a terra senza grazia, ma con una sicurezza invidiabile.

E’ una che non è compressa nella sagoma di un fisico filiforme eppure si sfila i vestiti appena può, che vuole diventare scrittrice e si ripropone di diventare, come dice ai genitori “La voce dela mia generazione. O almeno UNA voce di UNA generazione”.

Hannah è il mio personaggio preferito, molto carismatica, senza peli sulla lingua, non si vergogna di niente, si mostra per quello che è, nel bene e nel male. Ma è anche fragile, insicura, si blocca e ha bisogno di aiuto. Ma allo stesso tempo è molto egoista, pensa di esserci solo lei, che i problemi ce li ha solo lei, trascurando i problemi degli altri o che per lo meno, i suoi problemi sono più importanti, più gravi, di quelli degli altri. Ma d’altronde chi è perfetto? Nessuno.

Marnie Michaels (Allison Williams)

Marnie è l’amica bella e vacua con aspirazioni da cantante. E’ una ragazza piuttosto insicura, con idee ben poco chiare. Passa da una relazione all’altra sperando ogni volta nel vero amore ma poi si rende conto che non è ciò che vuole. Fa scelte azzardate senza pensare troppo perchè travolta dall’entusiasmo che poi svanirà nel giro di poco. Giudica Hannah, in qualsiasi cosa che fa, ma lei è la prima secondo me che si dovrebbe guardare allo specchio. Ripeto, nessuno è perfetto, nemmeno lei anche se ha quell’aria elegante, di una persona sicura di sè.

Jessa Johansson (Jemima Kirke)

Jessa ha l’aria di una donna letale e un espressione annoiata di chi ha già provato tutto nella vita. Lascia l’Oberlin College dopo 7 mesi a causa di una dipendenza da eroina. Dopo di che, torna a New York e si trasferisce da Shoshanna, sua cugina. Trova lavoro come baby sitter di due bambine. Si sposa con un uomo conosciuto qualche settimana prima. Ovviamente andrà a finire male, e si fa ricoverare in un centro di disintossicazione, ma si fa cacciare. La sua vita è molto “a caso” secondo me. Senza un’aspirazione, senza un obbiettivo, vive la vita come gli capita, ma ovviamente nel modo più sbagliato che ci possa essere. Non gli frega niente di nessuno, rovina rapporti di amicizia con facilità. Però alla fine dei conti, col passare del tempo, si accorgerà che ha sbagliato tutto nella sua vita.

Shoshanna Shapiro (Zosia Mamet)

Shoshanna è un cartone animato, affetto da logorrea che però nell’episodio che precede il finale, durante la festa per il suo fidanzamento, sarà quella che darà voce all’ovvio. E’ una ragazza molto candida e gentile, anche un po’ ingenua. Però, come dicevo poche righe sopra, nel finale si rivelerà di essere l’unica persona che darà chiarezza e dirà ad alta voce (perchè le altre non avevano il coraggio) la verità, ovvero che col passare del tempo le cose tra di loro sono cambiate, che non torneranno più come prima e che ogniuno, purtroppo, dovrà proseguire per la propria strada.

A me questa serie è piaciuta molto, molto realistica, molto schietta. Lena ha centrato il suo obbiettivo, ovvero quello di raccontare in maniera più realistica possibile, le vicende di quattro giovani amiche alle prese con le aspirazioni e le umiliazioni quotidiane, tra fallimenti lavorativi e relazioni sentimentali senza futuro. Divertente, a tratti commovente.

Sicuramente Lena non è l’unica voce di questa generazione, ma sicuramente è una voce che si ha voglia di ascoltare. Sono molto dispiaciuta per la fine di serie come questa, ma è naturale e ci sta. Nel finale speravo di vedere qualcos’altro, sono rimasta un po’ delusa però è stato un bel percorso lungo ma mai noioso e ripetitivo.